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venerdì 25 novembre 2011
sabato 19 novembre 2011
P/assaggi di cinema...
Rassegna del film legato al cibo
Organizzano le tre condotte di Slow Food della Provincia di Bergamo(Valli Orobiche,Bergamo,Bassa Bergamasca) in collaborazione con Lab80
Questo il programma:
Organizzano le tre condotte di Slow Food della Provincia di Bergamo(Valli Orobiche,Bergamo,Bassa Bergamasca) in collaborazione con Lab80
Questo il programma:
Martedì 29 novembre – ore 21
Anteprima
Auditorium di Piazza Libertà Bergamo
Caffè di benvenuto: Presidio
Internazionale Slow Food Caffè delle
Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala)
torrefatto da Art Caffè di Fornovo San Giovanni (Bg).
Presentazione della rassegna:
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Presentazione di
Slow Food trailer
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La rassegna: Angelo Signorelli, Lab80
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Cos’è Slow Food,
la sua filosofia, I suoi temi e progetti: Roberto Burdese, Presidente Slow
Food Italia
Breve documentario (20’) per l’anno delle foreste
I temi di Slow Food:
Terra Madre Day, Progetto 1.000
Orti in Africa, Presìdi Slow Food a
Bergamo:
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per Slow Food Bassa Bergamasca Chicco Crippa, Fiduciario
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per Slow Food Bergamo Raoul Tiraboschi, Fiduciario
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per Slow Food Valli Orobiche Silvio Magni, Fiduciario
Bosnia, la
transumanza della pace
un road movie montanaro
italo-bosniaco
di Roberta Biagiarelli, Italia 2011, 68’
con Gianni Rigoni Stern, la comunità degli Allevatori rendenari, la
Comunità dei contadini – allevatori di Suceska (BiH) e le 48 manze e manzette di
razza rendena.
Un originale road movie su
un caso esemplare di solidarietà tra la Provincia Autonoma di Trento e
l’Altopiano di Suceska nella Municipalità di Srebrenica (Bosnia Orientale)
realizzato grazie alla volontà e all'esperienza di Gianni Rigoni Stern.
Facendo tesoro della conoscenza e
dell’esperienza che l'autrice, Roberta Biagiarelli ha maturato negli anni
sul campo nell’area di Srebrenica, ha coinvolto il suo amico Gianni Rigoni
Stern, uomo della montagna dell'Altopiano di Asiago, in un’impresa di
solidarietà che ha i sapori di una fiaba: il trasferimento e la consegna
di 48 manze e manzette che dall'Italia sono state donate, a seguito
di un percorso di conoscenza e identificazione sul campo, alle famiglie di
allevatori di Suceska Srebrenica, villaggio montano alle porte di
Srebrenica luogo, sedici anni fa, del più grave eccidio in Europa dopo la
seconda guerra mondiale.
Un progetto incisivo, un’ azione
che prende avvio dalla volontà di porre rimedio in modo concreto ai danni
lasciati sul campo dalla guerra, per aiutare a ricostruire, almeno in piccola
parte, le condizioni di una ripresa e di una prospettiva sul futuro agricolo di
una comunità bosniaca che patisce, ancora oggi, a quindici anni dalla
fine della guerra, le conseguenze e i danni della devastazione.
Gianni Rigoni Stern si fa
ponte per trasferire la sua esperienza e sapienza legata ai ritmi della natura
da un Altopiano italiano verso un Altopiano bosniaco.
Un racconto di ri-generazione di valori, di scambi e relazioni positive
legate alla terra, " tra compaesani che vivono differenti
geografie".
Sarà
presente Gianni Rigoni Stern
A seguire:
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Degustazione di 5 Presìdi di
Lombardia: Agrì di Valtorta; Stracchino
all’Antica delle valli Orobiche, Bitto Storico, Violino di Capra, Bagoss,
Fatulì della Val Saviore.
In accompagnamento: Vini
presentati da Consorzio Valcalepio
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Degustazione in anteprima del Presidio Internazionale Caffè delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala)
torrefatto da Art Caffè di Fornovo San Giovanni.
Mercoledì 30 novembre ore 21,00
Teatro Filodrammatici Treviglio
Caffè di benvenuto: Caffè
delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala),
Presidio Internazionale Slow Food, torrefatto da Art Caffè di Fornovo San
Giovanni (Bg).
Presentazione di Slow Food trailer
Rupi del vino
di Ermanno Olmi, Italia 2009, 54’
Il documentario, prodotto dalla Provincia di Sondrio, Banca Popolare di Sondrio, Fondazione Cariplo, Ipotesi Cinema e Fondazione
Provinea Onlus e commissionato per facilitare l'entrata dell'area della Valtellina
nella lista del Patrimonio dell'UNESCO, è stato girato nell'arco di 70 giorni
ed abbraccia un arco temporale quasi di un anno scandito dai ritmi
dell'agricoltura e dalle tre voci narranti, quelle di Bruno Alessandro, Roberto
Stocchi e Alberto Angrisano, che declamano dei brani tratti dai testi
“Ragionamenti d’Agricoltura” di Pietro Ligari e “L’Avventura in Valtellina” di
Mario Soldati.
"Rupi del Vino" è
un'opera poetica, un viaggio fantastico in un scenario agreste unico nel suo
genere. Olmi riesce a immortalare ogni piccolo gesto, ogni espressione del
territorio coinvolgendo lo spettatore, facendo quasi virtualmente entrare in
contatto con la natura. Ad arricchire ancora di più l'opera la splendida
fotografia, realizzata con Massimiliano Pantucci.
Il maestro bergamasco tornando al
suo "amore" originario, il documentario, continua a sorprendere per
la freschezza e per l'immediatezza delle sue opere, semplici e spontane, ma
ricche di una poesia e di un "amore" per la vita che portano lo
spettatore in una dimensione quasi "virtuale" di gioia e bellezza.
Il documentario si conclude con
questa citazione di Papa Martino V e non poteva avere una conlcusione migliore
di questa: "Cinque sono i motivi per
bere: / l'arrivo di un amico, la bontà del vino, / la sete presente e quella
che verrà, / e qualunque altro"
(Oddone Colonna, Papa Martino V,
1431)
A seguire:
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Degustazione di prodotti di Valtellina: Violino di Capra ,
Bitto Storico ,
Bresaola
In accompagnamento: Vini presentati da Consorzio Valcalepio
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Degustazione in anteprima del Presidio Internazionale Caffè delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala)
torrefatto da Art Caffè di Fornovo San Giovanni.
Giovedì 1 dicembre – ore 20,30
Anteprima
Auditorium di Piazza Libertà Bergamo
Presentazione di Slow Food trailer
Senza trucco
di Giulia Graglia, Italia 2011,
78’
Quattro produttrici di vino
naturale raccontano la propria vita e il proprio lavoro di madri, contadine e
imprenditrici, ognuna ripresa in una stagione diversa e in un differente
periodo dei lavori annuali in vigna o in cantina. Donne per nulla simili tra
loro, ma accomunate da una stessa passione e da uno stesso legame con il loro
territorio d’origine. Lontano dalla visione bucolica e idealizzante del mondo
agricolo che spesso caratterizza le descrizioni di queste realtà, il risultato
è una composizione di ritratti realizzati grazie a un vero e proprio
pedinamento della macchina da presa che segue le protagoniste nella loro
quotidianità, registrandone gesti, volti e parole.
Elisabetta Foradori in Trentino, Arianna Occhipinti in Sicilia, Nicoletta Bocca (San Fereolo) in
Piemonte, Dora Forsoni
(Poderi Sanguineto I e II) in Toscana viti-coltivano in zone geografiche
completamente diverse fra loro, come le loro personalità. Ma hanno un credo in
comune: “Senza Trucco”
perché fanno un vino naturale, biologico o come lo si voglia definire: insomma,
amano tanto, con passione, senza filtro (e senza pesticidi). Senza trucco anch’esse, in video al
naturale, nei luoghi dove lavorano con
passione, raccontano il loro vino e la loro vita, due aspetti
che spesso – per chi investe nella vigna tempo, sforzo e denaro – combaciano. Un modo nuovo di parlare di vino,
più fisico se vogliamo, e per questo più intimo, non perché siano le donne a
parlarne. È la forza, la determinazione
e la naturalezza con cui scorrono le parole quello che fa la differenza
rispetto agli altri documentari sul mondo del vino. È la caduta dei muri, delle
distanze fra chi il vino lo consuma solamente e chi invece lo fa, uno sguardo
dentro le giornate, imperfette e bellissime, di chi lavora in vigna – pulite
anche le riprese, per nulla artificiali, senza ritocchi.
A seguire:
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Degustazione di Presìdi bergamaschi in varie modalità: Agrì di Valtorta; Stracchino all’Antica delle valli Orobiche
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In accompagnamento
Vini presentati da Consorzio Valcalepio
ore 22,30 Anteprima
Mozzarella
Stories
di Edoardo De Angelis, Italia
2011, 95’
con Luisa Ranieri, Massimiliano
Gallo, Andrea Renzi, Giovanni Esposito
Dopo anni di incontrastato
dominio, Ciccio DOP, 'casaro' e signore assoluto del regno delle mozzarelle, si
trova costretto ad affrontare una crisi senza precedenti ma, soprattutto, una
guerra di mercato contro misteriosi imprenditori cinesi che hanno
improvvisamente invaso supermercati e ristoranti con una mozzarella di ottima
qualità, di sapore eccellente e, oltretutto, a metà prezzo. Tra canzoni
neomelodiche, bufale e camorra casertana, per evitare il disastro Ciccio DOP
scatenerà una serie di eventi in cui saranno coinvolti vari personaggi tra cui
la sua affascinante e carismatica figlia Sofia, il cantante confidenziale
Angelo Tatangelo, il suo antico amore Autilia "Jazz - Mood" e l'ex
campione di pallanuoto Dudo e un 'illuminato' Ragioniere...
"Noir rosso fuoco al sapore
di candide mozzarelle di bufala minacciate dalla gialla mafia cinese. Applausi
al rischio cromatico, l'esordio del campano De Angelis non tradisce
l'intenzione da mission impossibile sulla carta, 'una Gomorra tra la commedia e
il musical', e neppure il risultato, visto che il condimento di intrighi
familiari e sentimentali sa funzionare da plausibile fil rouge narrativo. Lo
sfondo, non esente da olezzi bufalini e relativi ambienti (...), offre qualcosa
di nuovo nel ritrito panorama peninsulare, portandoci dentro la cruda realtà
(l'imprenditoria cinese che si compra la qualunque, inclusa una delle
tradizioni più DOP d'Italia come l'industria delle mozzarelle) attraverso la
mescolanza dei generi, dove la commedia a sfumature grottesche padroneggia.
Dietro, e si vede, c'è lo zampino di tal Emir Kusturica, che aveva premiato e
'adottato' il giovane cineasta italiano per un corto. La dark lady Luisa
Ranieri in ottima forma e forme." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto
Quotidiano', 22 settembre 2011)
Venerdì 2 dicembre - ore 21 Anteprima
Auditorium di Piazza Libertà
Presentazione di Slow Food trailer
Sei Venezia
di Carlo Mazzacurati, Italia
2010, 95’
con Giovanna Galeazzi, Roberta
Zanchin, Ernesto Canal, Carlo Memo, Ramiro Amrosi, Massimo Comin
Che cos’è il sentimento di una
città? Sono le sue strade, la luce che la illumina, sono le persone che ci
vivono e le loro storie. È tutte queste cose ma anche qualcos’altro, qualcosa
che richiede tempo e attenzione per essere colto. Sei Venezia va in cerca di questo sentimento percorrendo la città e
la sua laguna, scrutandone gli angoli e i giorni, ascoltando le storie di sei
dei suoi abitanti: una cameriera d’albergo, un vecchio archeologo, un
pensionato di Mestre, un pittore-pescatore, un ladro di appartamenti e un
ragazzino.
«Un anno a Venezia e in laguna. Da
un autunno nebbioso ad un'estate, quella dell'anno scorso, particolarmente
luminosa. Assieme a Giovanni, Roberta, Ernesto, Carlo, Ramiro e Massimo, sei
persone che vivono qui. Sono stato con loro e loro si sono raccontati. Ogni
luogo della terra ha una sua unicità, quello di Venezia io l'ho cercato
attraverso questi sei esseri umani. Sullo sfondo scorre l'anno, a ciascuno di
loro una stagione, un clima. Si sono susseguiti giorni di sole a giorni di
pioggia, il freddo di gennaio a l'afa di luglio, sere limpide ad altre
caliginose. Le ambientazioni sono stati i luoghi in cui queste persone vivono o
lavorano e gli spazi di terra e di acqua che attraversano: Mestre, l'hotel
Danieli, S.Alvise, Murano, un bar vicino a S.Marco e Sacca Fisola. La
presunzione e la segreta speranza di questo lavoro era quella di cercare una
chiave che aprisse le porte più segrete e invisibili della città, e
raccontarla. Per me, veneto di terra e di provincia, un viaggio alla scoperta
di un territorio sconosciuto.» (Carlo Mazzacurati)
A seguire:
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Degustazione di Presìdi bergamaschi in varie presentazioni: Agrì di Valtorta; Stracchino all’Antica delle valli Orobiche
In accompagnamento Vini presentati da Consorzio Valcalepio
Lunedi 5 dicembre - ore 21,00
- Anteprima
Cinema Teatro Ideal Cepino di
Sant’Omobono Terme
Caffè di benvenuto: Caffè
delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala),
Presidio Internazionale Slow Food, torrefatto da Art Caffè di Fornovo San
Giovanni (Bg).
Presentazione di Slow Food trailer
il formai de mut
di Giorgio Zerbinati,
Italia 2010, 00’
Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce,
vale anche per il cibo.
Per capire tutto il valore di un formaggio d’alpeggio
tradizionale bisogna conoscere il territorio che l’ha nutrito e soprattutto la
fatica delle persone che l’hanno creato. Bisogna imparare i segreti dei casari
e dei bergamini, ascoltare le loro storie, la loro passione senza retorica per
un lavoro antico e al tempo stesso rinnovato, oggi che fabbriche e uffici non
offrono più le garanzie di una volta. Da questo incontro alla pari nasce quella
consapevolezza che da senso al produrre così come al consumare.
In questo primo episodio dei 4 che presentano 4 eccellenze
casearie brembane, una giovane casara, Francesca Monaci, dopo gli studi
universitari a Milano, è entrata nell’azienda di famigliare migliorandone la
produzione casearia d’alpeggio, aiutata dalla sorella Marzia veterinaria e
dagli altri familiari.
Saranno presenti
l’autore Giorgio Zerbinati e il Produttore Alessandro Catalano
A seguire:
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Degustazione di Presìdi bergamaschi in varie presentazioni: Agrì di Valtorta; Stracchino all’Antica delle valli Orobiche
In accompagnamento Vini presentati da Consorzio Valcalepio
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Degustazione in anteprima del Presidio Internazionale Caffè delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala)
torrefatto da Art Caffè di Fornovo San Giovanni.
Di padre in figlia
di Micol Cossali, Italia 2010, 48'
Sonia Spagnoli è una giovane
studentessa universitaria, fragile e al tempo stesso coraggiosa. Trascorre
tutte le estati, insieme con il padre e con i fratelli, in una malga a 2200
metri, in Val Gabbia, Alpi Orobie. I
suoni della montagna e del lavoro, ma soprattutto le mani dei protagonisti, nei
loro gesti semplici, somma di una cultura antica, scandiscono il racconto. Le
mani di Sonia “pettinano” il burro, quelle di Giacomo, suo padre, fanno nascere
dalla caldera una acerba forma di Silter, quelle di Giovanni, in continuo e
precario equilibrio, sono alle prese con le mammelle di una vacca, quelle del
piccolo Ivan, già capace di azioni da adulto, spaccano con sorprendente energia
i ceppi di legna da ardere. Sopra a tutti e a tutto c’è il tempo, lento nel
dettare i ritmi delle azioni quotidiane eppure così impellente nell’anticipare
le tappe della vita. In montagna diventi grande troppo
presto, diventi vecchio troppo presto, ma alla fine della giornata tutti hanno
la consapevolezza di aver dato tutto quello che si può, mai di meno, molto
spesso di più.
Martedi 6 dicembre – ore
21,00: Anteprima
Auditorium Modernissimo Nembro
Caffè di benvenuto: Caffè
delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala),
Presidio Internazionale Slow Food, torrefatto da Art Caffè di Fornovo San
Giovanni (Bg).
Presentazione di Slow Food trailer
Langhe doc
di Paolo Casalis, Italia 2011, 52’
Giorgio Bocca, Maria Teresa e Bartolo Mascarello, Mauro Musso, Silvio
Pistone
Nel breve spazio della mia lunga
vita l'Italia è cambiata in una maniera spaventosa. E' tutta una lotta contro
il tempo, bisogna riuscire a diventare civili prima che il disastro sia
completo. Bisogna vedere se arriviamo ancora in tempo a salvare questo
paesaggio. Per me in gran parte l'abbiamo già distrutto. (Giorgio Bocca in Langhe Doc) Un pastore, un produttore di
pasta artigianale, una produttrice di vino. Tre personaggi, tre eretici perchè
pensano e agiscono in modo diverso, tre storie per raccontare il degrado
sociale, culturale e paesaggistico della nostra penisola, l'Italia dei
capannoni, secondo la definizione data nel film da Giorgio Bocca. Quelle di
Maria Teresa Mascarello, Silvio Pistone e Mauro Musso sono storie di chi ha
intravisto un futuro che non gli piaceva e lo ha rifiutato. Piccole sfide in
cui tuttavia è possibile intravedere una dimensione ben più ampia. Sfide ancora
aperte, non ancora del tutto vinte e che forse non lo saranno mai: loro si
muovono in una direzione, il mondo in un'altra, del tutto opposta.
A seguire:
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Degustazione di Presìdi bergamaschi in varie presentazioni: Agrì di Valtorta; Stracchino all’Antica delle valli Orobiche
In accompagnamento Vini presentati da Consorzio Valcalepio
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Degustazione in anteprima del Presidio Internazionale Caffè delle Alte Terre di Huehuetenango (Guatemala)
torrefatto da Art Caffè di Fornovo San Giovanni.
L’incasso finanzierà 1.000 Orti
in Africa, progetto della rete mondiale di Slow Food che ha come obiettivo
quello di contribuire al raggiungimento della completa sovranità alimentare.
Adottando un orto (p)assggi di cinema
copre i costi delle attrezzature, corsi di formazione, materiale didattico,
assistenza tecnica, contributi per giovani studenti. L’obiettivo finale è la
sovranità alimentare e aiutare i contadini locali a riprendere le loro
tradizioni agricole. Un orto è un laboratorio ideale, perché incoraggia la
collaborazione tra le persone di differenti età della stessa comunità. Nel
progetto si promuovono anche attività didattiche affinché i ragazzi possano
apprezzare il valore del cibo, imparare i saperi degli anziani e come creare
ricette tradizionali.
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